Sunday, February 7, 2010

Quando le euristiche sbagliano (a proposito del Naturalismo euristico)



Temo che la presentazione della posizione “Naturalismo euristico”, da me tenuta durante la lezione introduttiva, sia fallace sotto almeno un aspetto: ho paura, infatti, di aver involontariamente suggerito che il corso della storia biologica ci abbia messo a disposizione capacità prossime all’infallibilità, assai superiori a quelle di cui disponiamo in realtà, usando a riprova di ciò l’evoluzione stessa.
In realtà il mio interesse era porre l’accento sulla rapidità e l’efficacia delle dinamiche di raccolta /processamento dell’informazione, non sulla loro correttezza. Come vedremo meglio, infatti, la nostra posizione non ha alcuna ambizione normativa, dal momento che la correttezza delle euristiche utilizzate può essere valutata solo a posteriori e solo all’interno della relazione tra l’organismo e l’ambiente a esso circostante. Non appena le condizioni di quest’ultimo mutano, ecco che le strategie utilizzate perdono la loro efficacia.
Le euristiche, a seconda delle situazioni, possono farci sbagliare e anche alla grande.
A questo proposito, vorrei sottoporvi un aneddoto interessante in cui, recentemente, mi è capitato di incappare:
In seguito a un attacco informatico è stato pubblicato un elenco contenente 32 milioni di password effettivamente utilizzate da utenti sparsi per il globo; una società di sicurezza informatica ha condotto uno studio su tale elenco,dal quale è emerso che:
1. Le password utilizzate sono di breve lunghezza (in media 6 caratteri.)
2. Le password utilizzate sono di facile memorizzazione (addirittura la più utilizzata,”123456”, non necessita di alcuna memorizzazione, stesso discorso per “qwerty” ecc.)
3. Le password utilizzate tendono a essere le stesse per i differenti account degli utenti (indipendentemente dal valore dei dati da esse protetti).
Tali tendenze all’uniformità, all’economia e alla facilità di memorizzazione sono, purtroppo, la principale causa delle violazioni informatiche nel mondo; esse, rappresentano un caso emblematico dell’applicazione di euristiche semplici in un contesto, quello informatico (dominato dalla capacità di calcolo), a esse completamente inadatto.

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