Wednesday, May 12, 2010

RIGUARDO POPPER E PUTNAM

Presento anche sul blog le due domande che ho rivolto ai professori (ROBERTO CORDESCHI, ELENA GAGLIASSO, MARIO DE CARO E CARLO CELLUCCI) intervenuti all'ultimo incontro dello stage


1) "Come possiamo conciliare la prospettiva di una epistemologia evoluzionistica, avanzata, tra gli altri, da Popper, con la sua concezione del Mondo 3?"

2) "La posizione di Putnam mi è sembrata essere volta a dimostrare l'indipendenza della vita mentale e a giustificare così un approccio metodologico al mentale svincolato dalle scienze biologiche, a trovare una ragion d'essere della psicologia e della filosofia, intesa quest'ultima come analisi concettuale. Da questa premessa due domande:

A. Qual'è il pensiero di Putnam riguardo la nozione di verità?

B. "Nel prendere a modello la macchina di Turing per il funzionamento della mente, viene modellizzato il processo sintattico della manipolazzione sombolica, ma viene occultata l'interpretazione semantica che precede (chi fa il programma?) e che segue (come leggere risulati del calcolo?) tale manipolazione, e l'interprete "semantico" di tali simboli è l'essere umano, posto fuori dalla cornice della modellizzazione. Quindi la macchina di Turing non riesce a modellizzare la comprensione umana, rendendo l'interprete implicito e 'invisibile' nel proprio modello esplicativo."

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